La disciplina dettata in materia di espropriazione dei beni indivisi dagli artt. 599 e ss. del codice di procedura civile, nonché da alcune disposizioni di attuazione al codice di rito (artt. 180 e ss.), si coordina con le norme relative all’espropriazione immobiliare ed è finalizzata sia ad assicurare l’effettività dell’espropriazione della quota sia a tutelare i diritti dei contitolari, terzi rispetto al titolo esecutivo.
I possibili esiti del procedimento espropriativo in esame sono la separazione della quota in natura, la vendita della quota, oppure, come più spesso accade, la divisione del bene. Il giudizio di divisione, che viene instaurato previa sospensione del processo esecutivo, ha la finalità di liquidare il bene pignorato pro quota per permettere la soddisfazione dei creditori intervenuti nell’espropriazione immobiliare e si può concludere con la divisione in natura, l’assegnazione del bene o la vendita dell’immobile.
La monografia esamina dunque l’intero procedimento divisionale instaurato nel corso del processo esecutivo immobiliare.
Ripercorre le maggiori interpretazioni dottrinarie affermatisi in materia di procedimento divisorio endoesecutivo, nonché gli orientamenti della giurisprudenza di legittimità aggiornati alle ultime pronunce della Corte di Cassazione, onde tentare di offrire, a chi opera nel settore, uno strumento non solo per approfondire alcune tematiche sull’argomento, ma anche per risolvere eventuali questioni pratiche.